“Arte Libera” per Antonio Grassi

Sempre nel contesto dell’evento on-line per i concorsi di Avis e LAP, si è svolta la mostra retrospettiva dedicata alle fotografie di Antonio Grassi. Storico presidente del Gruppo fotografico di Sesto San Giovanni, molto conosciuto e stimato tra i fotoamatori della zona, Grassi è recentemente mancato. Aveva partecipato, in veste di giurato a tutte le precedenti edizioni del Premio “E. Lissoni”: perciò la LAP ha voluto ricordarlo con una esposizione nel giorno in cui ne era prevista l’inaugurazione. In diretta, attraverso la piattaforma Zoom, tutti i collegati hanno potuto conoscere e apprezzare l’opera di Grassi: in mostra una selezione di suoi editing. Ad aprire l’evento, dopo il saluto del presidente della LAP Luigi Rossi, è stato il ringraziamento di Sara Grassi, figlia del fotografo, seguito dall’intervento del neopresidente del Gruppo sestese Mauro Conti e del critico Roberto Mutti. A commentare le l’attività e le fotografie di Grassi è stato l’amico e collega Raoul Iacometti.

Da un’intervista a Moni Ovadia
Che cos’è per lei la felicità?

“Felicità per me è lottare”. Lottare significa essere costantemente impegnati per la costruzione di relazioni umane più giuste, lottare è affermare i grandi valori della vita.

Che cos’è l’amore?

L’amore per me è prima di tutto accoglienza dell’altro nella sua piena dignità. Il vero amore è accoglienza dell’altro nella pienezza della sua alterità, dignità, e se mi è concesso servirmi di una brutta parola, della sua tuità. Non ti accolgo a patto che tu sia come me, ma ti amo per ciò che sei nella specificità e nella diversità di cui sei portatore.

Qual è per lei il senso della vita?

È un viaggio che ha diverse tappe e la tappa finale è uguale per tutti. La vita, il senso della vita è dato dalla qualità del viaggio, dalla qualità dei tuoi compagni di viaggio, dalla ragione per cui viaggi.